martedì 18 agosto 2015

MIKE SAMMES & THE MIKE SAMMES SINGERS music for biscuits - CD (Trunk, 2006)

Tra gli anni sessanta e settanta un cospicuo numero di jingles che imperversava nella radio e tv inglese portava la firma di Mike Sammes e il suo gruppo vocale. Un nome, o meglio una sigla (The Mike Sammes Singers) che ritroviamo anche in molte collaborazioni dell'epoca con nomi grossi della musica popolare come Sinatra, Judy Garland e Barbara Streisand. La storia incredibile che ci racconta Johnny Trunk riguardo il ritovamento del materiale che è stato usato per la compilazione del disco è quella che segue. Il cantante, residente in una villetta a Reigate nel Sussex, scompare nel 2001. Gli eredi vogliono liberare al più presto i locali e affidano al vicino di casa il compito di sbolognare la gran quantità di roba accumulatasi negli anni. Tutto quello che non riuscirà a dar via o portarsi a casa finirà nell'inceneritore, con l'eccezione dei mobili e degli elettrodomestici. Non si sa bene come ma quest'ultimo, saputo dell'esistenza di un personaggio come Trunk lo contatta per proporgli un sopralluogo nella casa dell'artista. Non sia mai che qualcosa di prezioso venga perso per sempre. L'archivista / erotomane /appassionato di cultura popolare retrò che è Trunk non se lo fa ripetere due volte ed è sul posto qualche giorno dopo aver ricevuto la chiamata. Oltre a libri, dischi e cataloghi di indubbio valore trova in uno scatolone trenta bobine di registrazioni. Si tratta per la maggior parte di sketch pubblicitari e qualche altra chicca. Briosi haiku sonici che rifulgono di una compressione di stili davvero molto elegante (jazz, swing, lounge...) e che ascoltati uno dietro l'altro, come ci dà la possibilità di fare questo cd, ci dicono di un musicista molto fantasioso, nonostante la gabbia della commissione (il tutto doveva essere strettamente funzionale al prodotto da reclamizzare) e il pochissimo tempo per dispiegare le ali e dar un'impronta nell'orecchio dell'ascoltatore (trenta secondi - un minuto di durata in media per frammento). In tutto i jingles raccolti sono una trentina. In coda troviamo aggiunti sei brani che erano stati composti per una colonna sonora di un film per bambini (Youth) e un altra manciata di inediti e versioni alternative. Certo, non è un disco da metter su a un party o da ascoltare mentre montate la vostra nuova libreria Ikea, ma è molto più che un semplice documento o una stramberia eccentrica da un giro nel lettore e via. Provare per credere.

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